21/09/2021
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    TeatrO2: la portata rivoluzionaria del teatro

    Alessandro Maggetti, membro della compagnia teatrale TeatrO2, ci ha scritto a Dicembre: ci invitava a parlare su Piazza del Campus dell’apertura di un nuovo spazio in Fontebranda, Portofranco, da lui definito come una fucina di idee, incontri, iniziative. Un’idea apparentemente banale ma potenzialmente rivoluzionaria nei tempi, e nella città, in cui viviamo.

    Il tempo stringeva e gli esami erano alle porte, per cui abbiamo rimandato l’intervista che adesso vi proponiamo: alla scoperta di TeatrO2, di Portofranco, e delle potenzialità del loro teatro e delle loro idee.

    D: Quando nasce la compagnia teatrale TeatrO2?
    R: La compagnia di TeatrO2 è storica: è stata fondata nel ’95 da Mila Moretti, che ancora insegna, Lorenzo Pallini, che ora fa il video maker, e Martino Convertino. La ‘O2’ finale sta per ‘ossigeno’: volevano portare un’aria nuova nel teatro senese, a volte provinciale.

    D: Cosa significa per voi il teatro, e achi consigliereste di avvicinarsi a questo mondo?
    R: Il teatro è tutto. E’ un modo per sentire sulla tua pelle le sofferenze degli altri: per questo è sociale e politico. Ma anche per spremere nel mondo tutte le potenzialità interiori.  Per questo è intimo e psicologico. Così ci viene rivelato che non siamo chi pensavamo di essere, che la nostra identità era solo un’etichetta apposta da chissà chi. Nel teatro ti identifichi coi personaggi degli altri disidentificandoti dal tuo, per scoprire alla fine che… non sei nessuno di loro. Tutte le identità sono burattini, ma tu non sei quei giocattoli, sei il filo divino che li muove. Insomma, col teatro scopri di avere un’anima, che è di una sostanza immateriale, divina. Per questo il teatro dovrebbe essere obbligatorio, fatto da tutti e per tutti, nelle scuole, nelle strade, negli uffici, e non solo relegato in edifici chiusi e palchi a pagamento, considerato un passatempo d’élite, perché il suo potere fa paura.

    D: Che tipo di spazio è Portofranco, che avete recentemente inaugurato?
    R: Portofranco è uno spazio a due piani in via Fontebranda 69, davanti le fonti, nell’ex edificio di Sienartefice. Nasce come sede di TeatrO2: non ne potevamo più di scendere a compromessi per avere “concesso” uno spazio dove fare esercizi e prove una o due volte la settimana. Volevamo un posto nostro, disponibile 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, dove mangiare, dormire, lavorare insieme come merita una vera compagnia teatrale. Era un posto disastrato: l’abbiamo affittato, ristrutturato, ammobiliato ‘artisticamente’ a nostre spese. Io personalmente per un mese e passa non ho fatto altro. Poi ci siamo detti che non dovevamo tenercela solo per noi: ne abbiamo fatto un projects box, un contenitore di progetti. Un regalo per la città: chiunque voglia tenere un proprio corso a Siena ma non trova lo spazio  (in 3 anni ne ho viste davvero tante di situazioni simili) da noi può averlo. Il primo mese gratis, poi in cambio di una somma che si discuterà di situazione in situazione, perché anche noi dobbiamo pagare un affitto: non vogliamo lucrarci ma neanche rimetterci.

    D: E’ accessibile a chiunque?
    R: Ovviamente chiunque può visitarlo, basta contattarci e gli facciamo fare un tour completo. Si fanno due chiacchiere e se ci sta simpatico gli offriamo anche del vino… la tessera per far parte di Portofranco è 15 euro l’anno. Puntiamo sul finanziamento piccolo, privato, dal basso, non grande né pubblico. Non vogliamo dipendere da nessuno, a costo di doverci togliere di tasca qualcosa.

    D: Quali sono i vostri progetti futuri? “Buoni propositi” per il 2019?
    R: Per il 2019 abbiamo un mucchio di roba in mente. E’ già in atto un corso gratuito di italiano, per i tanti stranieri che abitano la città, tenuto da uno studente di lettere. Fidatevi, è un grande. Pronto a partire ma in attesa di partecipanti è un corso di inglese, questo a pagamento. Idem per il corso di spagnolo. Da fine gennaio inizierà il corso di teatro per principianti tenuto da uno studente francese direttamente dalla Normale di Parigi, Stephane Lambiòn. Contemporaneamente avrà inizio il corso di scrittura drammaturgica tenuto da Mila Moretti. Poi vogliamo concedere lo spazio a giornata: se qualcuno vuole organizzare un evento, un mercatino di cibo biologico, o magari una festa di laurea… non mettiamo limiti al possibile, vogliamo che Portofranco respiri un po’ di tutto. Ma avremo bisogno anche di aiuto, di gente pronta ad impegnarsi in un progetto comune. Oggi è difficile, la paura ci tiene tutti chiusi nelle nostre caverne. Cerchiamo persone pronte a scommettere, a metterci la faccia, a crescere personalmente anche attraverso il servizio fatto alla città in cui si vive.

    D: Ultimissima domanda: come può contattarvi chi è interessato a saperne un po’ di più?
    R: Potete contattarci sulla pagina Facebook di Portofranco, o ai numeri 392 124 5046 (Alessandro Maggetti, presidente di TeatrO2) e 371 365 1811 (Mila Moretti, insegnante di teatrO2). Non abbiate paura, che con la paura non si avanza di un passo.

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