20/10/2021
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    Pranzo a prova di studente: i 3 sughi più economici che puoi fare

    Tra tutti i problemi che gli studenti fuorisede affrontano quotidianamente, ce ne sono due che più di ogni altro lo affliggono: la fame e la povertà. Non solo siamo costantemente senza soldi, ma siamo anche incapaci a cucinare, e la combinazione dei due elementi rende impossibile consumare dei pasti decenti e fa crescere la nostalgia per la cucina di mamma a livelli esponenziali.

    Ma attenzione: non siete necessariamente condannati a vivere questa vita infelice. Ci sono infatti tutta una serie di piatti che costano pochissimo, fattibili con ingredienti che tutti abbiamo sempre in dispensa, e cucinati con pochissimi accorgimenti in più si innalzano oltre l’aura di tristezza che normalmente circonda i pasti dello studente medio. Iniziamo dal primo: ecco tre condimenti per la pasta che non costano nulla e che con qualche attenzione in più possono rendere il vostro pranzo degno di essere mangiato.

     

    PASTA AGLIO, OLIO E PEPERONCINO

    Nota soprattutto per essere lo schimico per eccellenza, da consumare rigorosamente alle tre di notte dopo essere rientrati da una serata impegnativa, la pasta aglio olio e peperoncino può essere la protagonista anche dei vostri pranzi. Già cucinarla da sobri potrebbe aumentare notevolmente la qualità del piatto, che resta probabilmente il condimento più economico dopo la pasta in bianco e non ha in compenso quell’aura ospedaliera di cibo per convalescenti. In più, un consiglio per renderla veramente speciale: a fine cottura prelevate dalla pentola dove stanno cuocendo gli spaghetti una tazzina da caffè di acqua di cottura, che butterete nella padella del condimento insieme alla pasta appena scolata. Saltando tutto insieme si formerà una cremina che esalterà le vostre papille gustative e vi farà sentire i Cannavacciuolo dell’UniSi.

     

    PASTA CACIO E PEPE

    So cosa state pensando: e chi ce l’ha in casa un etto di pecorino romano grattugiato per fare la pasta cacio e pepe? Avete perfettamente ragione. Ma quello che non tutti sanno è che anche con il parmigiano -che, dal pezzetto intero fino alle barbare bustine di mix di formaggi grattugiati, non manca mai nel frigorifero di ogni studente- questo primo può fare un’ottima riuscita. Tutto quello che vi serve è una bella dose di pepe nero, che non dovrebbe mai essere assente da nessuna dispensa, da spolverare in abbondanza insieme a una generosa dose di parmigiano o grana sulla pasta ancora calda calda. Aggiungete anche qui una cucchiaiata di acqua di cottura se preferite una consistenza cremosa, oppure spazzolate subito tutto (come preferisco fare io).

     

     

    PASTA COL TONNO

    In una lista dei sughi più facili ed economici non poteva mancare la regina della dieta del fuorisede: la pasta col tonno. Pensatela così: ogni volta che scolate la pasta e ci buttate sopra il tonno direttamente dalla scatoletta senza nemmeno scolare l’olio, una nonna piange. E voi non vorreste mai far piangere la vostra nonna.
    Perdendo due secondi in più anche la pasta col tonno può diventare un piatto degno di essere mangiato, tutto quello che dovete avere a disposizione è una mezza cipolla e, se proprio volete sentirvi chef, un po’ di concentrato di pomodoro (altro ingrediente che non costa nulla e, una volta messo in frigo, vi salverà diversi pasti). Fate un bel soffrittino con la cipolla, fate sciogliere il concentrato e buttateci il tonno in modo che perda quel sapore di olio da motori e morte che lo circonda. La vostra pasta, saltata insieme a questo condimento, improvvisamente saprà di cibo vero, la vostra nonna non piangerà più e Bello Figo sarà dalla vostra parte:

     

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