Questa settimana Piazza del Campus vi porta in montagna e in particolare alla scoperta di Abbadia San Salvatore, uno dei principali borghi del versante senese del Monte Amiata. Il nome del paese si deve all’omonima abbazia benedettina fondata, secondo la tradizione, intorno al 700 dal re longobardo Rachis, al fine di controllare e proteggere i traffici commerciali lungo la Via Francigena. La storia di Abbadia è fortemente legata a quella dell’Abbazia; il borgo antistante nacque infatti successivamente, per affiancare i monaci benedettini nella loro vita di preghiera e lavoro.
Il tour che vi proponiamo oggi parte quindi proprio dal Monastero, conosciuto anche come Abbazia del Monte Amiata. Nonostante essa abbia origini molto antiche, esternamente presenta strutture abbastanza recenti, dovute a una radicale ristrutturazione avvenuta attorno al 1035 circa e a restauri effettuati successivamente, intorno agli anni Trenta e Settanta. La chiesa del complesso presenta una facciata alta e stretta, incorniciata da due campanili, di cui uno rimasto incompiuto. All’interno, costituito da un’unica navata, è possibile notare un crocifisso ligneo del XII secolo ed affreschi del pittore Francesco Nasini, tra cui “La leggenda di Rachis”. Particolarmente suggestiva risulta essere la cripta. Posta al piano inferiore, essa si compone di 35 colonne con forme svariate e capitelli singolari. Ogni colonna presenta infatti una propria storia e una particolare simbologia. E’ possibile identificare ad esempio la Colonna Ottagonale, con un fusto costituito appunto da otto facce o la Colonna del nodo Gordiano o di Salomone, nella cui parte superiore del fusto si vede, intrecciato a fune, il nodo gordiano, con cui, secondo la leggenda, era legato il giogo dei buoi al timone del carro consacrato a Zeus.
Una volta visitata l’Abbazia vi consigliamo di proseguire la visita passeggiando lungo le vie dell’antico borgo, caratterizzato da case in pietra e vicoli stretti. Ad esso si accede da Piazza XX Settembre passando per la Porta della Badia. Qui è possibile imbattersi nell’ex Chiesa di Santa Maria, caratteristica per la sua facciata rinascimentale e nella Chiesa di Santa Croce, consacrata nel 1221, ma successivamente distrutta a causa di un incendio e pertanto ristrutturata alla fine del 1700.
Importante anche l’ex Palazzo comunale, struttura del ‘400, situata in Piazza Carducci e riconoscibile per la sua bassa torre. Proseguendo poi verso Via Pinelli e oltrepassando la Porta della Porticciola verso Via Carlo Alberto, è possibile poi trovare la Chiesetta di San Leonardo o Della Misericordia, di carattere gotico.
Per concludere, vi consigliamo la visita del Parco museo minerario di Abbadia San Salvatore. Abbadia è difatti stato un importante centro minerario nel corso del XX secolo. Il museo si propone pertanto, tramite visite guidate su prenotazione, di approfondire e far conoscere l’evoluzione delle miniere di mercurio nella zona del Monte Amiata, raccontando le vicende di quelle persone che hanno dedicato la loro vita alla miniera, spesso consumando la propria gioventù e salute.
Come arrivare ad Abbadia San Salvatore:
- In macchina: Prendere E78/SS73 a Castelnuovo Berardenga ed entrare in E78/SS73. Proseguire su SS73 e prendere Strada comunale della Fonte Murata in direzione SR2. Seguire SR2 in direzione SP61 a Catiglione D’Orcia e prendere Strada Provinciale del Monte Amiata in direzione Via Cavour ad Abbadia San Salvatore.
- In autobus: attraverso la linea 54A (7,60€)
Come tornare a Siena da Abbadia San Salvatore:
- In macchina: Seguire Strada Provinciale del Monte Amiata e SP61 in direzione SR2 a Castiglione D’orcia. Seguire SR2 in direzione Via N. Mengozzi a Isola d’Arbia. Prendere Strada Comunale della Fonte Murata, SP136, Strada Statale 715 Siena-Bettolle/Strada Statale 73 Senese Aretina e Viale Pietro Toselli in direzione Viale Sardegna/SR2 a Siena.
- In autobus: attraverso la linea 54° destinazione Porta Ovile (7,60€)