28/10/2020
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    Dimmi che facoltà fai e ti dirò perché ti odio- I FIGHETTI DI ECONOMIA

    Cari appassionati dell’angolo dell’odio eccoci qui per un altro appuntamento, il sesto, in cui ci si addentra nei corridori del polo San Francesco, sede del CLA, che meriterebbe pagine e pagine piene d’odio, e della facoltà di economia.

    Facoltà che, sebbene risieda lontana e sicura accanto alla chiesa di San Francesco, è tutt’altro che immune da noi odiatori seriali.

    Luogo noto per il rimorchio facile e la concentrazione di irriducibili dello stile, dove la lettura è cosa sconosciuta, tutti presi tra numeri e grafici, ed etichettato come il rifugio di qualunque studente universitario che non si sente inserito nel proprio ambiente. Lo studente di economia per eccellenza è quello che affolla il Bar del Corso e il Bibò, stilosissimo e incapace di muoversi da solo tanto che, se non sono almeno una decina, non si sentono a proprio agio; sempre pronto a fare festa, che non disdegna però un salto in biblioteca. Eccoli, i tipi più diffusi ad economia:

    I “Mariano Di Vaio”

    Classico tipo tutto risvoltino e Hogan, capello sempre fatto, barba curatissima e sempre presente, guai a radersi, pompato e fiero di esserlo, pronto a mettersi in mostra, anche mentre studia, quasi dovesse essere fotografo da un momento all’altro; non cammina tra i banchi, sfila, sguardo dritto e impassibile, talmente narcisista da non riuscire a vedere altro che se stesso e qualche rara degna corrispettiva femminile

    2. Le fashion blogger 

    Dopo la versione maschile, immancabile quella femminile: quelle alla “Chiara Ferragni” per intenderci. Capello perfetto, viso truccato già alle otto del mattino, unghie impeccabili e un outfit preparato e studiato nei minimi dettagli, le vedi belle perché il loro rituale di bellezza è iniziato alle sei e verrà ripetuto almeno ogni ora, in ogni corsa al bagno. Come i loro corrispettivi maschili si sentono sempre sotto i riflettori, sempre in posa e sempre attente, anche quando fingono di guardare il libro che hanno davanti.

    3. I fanatici del “Sole 24 Ore” 

    Sono i nerd, se così si può dire, di economia, quelli che vedi seduti ai tavoli dal mattino presto, computer acceso, giornale aperto e discussioni sul destino economico mondiale, che sanno tutto e devono spiegarti tutto, dalla soluzione facile, parlano solo tra loro e sempre e solo di economia. Soggetti che, se incontrati per sbaglio, sono pronti a crearti un sistema di gestione delle tue finanze da qui al 2000esempre che, sarebbe anche utile, lo sai, ma chi li regge a parlare di economia per delle ore?!

    4. Gli irriducibili del rimorchio 

    Uomini: anche loro affezionati al “Sole 24 Ore” ma fidatevi, non lo hanno mai aperto in vita loro: lo custodiscono gelosamente sotto il braccio, sempre in bella vista, come strumento per attaccare bottone. Al loro arrivo in biblioteca poggiano un libro ad occupare un posto che mai utilizzeranno, perché la loro giornata si svolge fuori, nel chiostro o tra i corridoi, dove è più facile incontrare soggetti da importunare.

    Donne: preso atto che, si dice, ad economia si concentrano i più fighi dell’Unisi, le ragazze si riversano in massa ad economia. Le riconosci, sono quelle che passano più tempo a fumare nel chiostro che sui libri, quelle che a fine giornata hanno perso un polmone ma sicuramente qualcosa lo hanno trovato. Anche loro fashion blogger per passione, fingono di non avere l’accendino pur di trovare un modo per parlare al sesso opposto.

    5. Gli esclusi dalle altre facoltà 

    Sono quei soggetti incapaci di trovarsi al proprio posto nelle rispettive facoltà: il fieravecchiano che degli anni ’70 non è poi così fan, lo studente di San Miniato che “Sai che palle arrivare ogni giorno fino a là”, l’ingegnere che dopo mesi circondato da uomini ha bisogno di rifarsi gli occhi ecc… veri e propri outsider che si riversano a San Francesco alla ricerca di un luogo dove sentirsi inseriti ma che alla fine girano spaesati per un mondo che non riescono a comprendere.

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