21/09/2021
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    Dal XII secolo al 2017: le Regole dell’Amore

     

    Nel XII secolo nasce l’idea di amore come noi la conosciamo: massima esperienza della vita dell’uomo. Il soggetto intrinsecamente amoroso vede la donna come mezzo per perfezionare se stesso e arrivare alla conoscenza di Dio. Per intenderci: il buon Dante che nel Paradiso si fa guidare da Beatrice per poi smollarla senza troppe cerimonie per San Bernardo (buon’anima)!

    In epoca pre-Cioè, pre-Paolo Fox, pre-Teorema si staglia una figura a dirimere le questioni amorose, il bomber dei trattati d’amore profano: Andrea Cappellano, autore del De Amore e delle famose trentuno regole da diffondere “tra tutti gli amanti nelle diverse parti del mondo”. Ispirò l’amor cortese e giacque dimenticato fino agli inizi dell’800 e, a quanto vediamo in giro a Siena, lo è tuttora.

    A voi un’attenta selezione di dieci delle trentuno regole di Andrea Cappellano, con parafrasi made in Sex&theSiena alla luce delle catastrofi sentimentali che viviamo ogni giorno:

    Il maschio non può amare prima del suo pieno sviluppo
    Amen. Ma siamo sicure che prima o poi avvenga? Nell’ultima puntata di Ulisse Alberto Angela, parlando dello stronzus vulgaris (cfr. Sex & the Siena, puntate precedenti), ha definito questo esemplare della specie degli Invertebrati INSALVABILE.
    La verità è che il pieno sviluppo prima o poi lo raggiungono, spesso dall’oggi al domani, per “quella giusta”, CHE NON SEI TU.

    L’amore è sempre bandito dalle dimore dell’avidità
    Tirchieggiando non si scopa. Questo non vuol dire che non crediamo nella parità dei sessi, né che l’amore si compri, ma almeno la prima birra S’HA DA OFFRIRE, che poi la seconda STA PAGATA e fate anche la figura dei Signori.

    Il vero amante non desidera di cuore altro amplesso se non col proprio amante
    Au contraire! O meglio, così sarebbe se gli amanti in questione fossero VERI e non part-time. Ci riferiamo all’ultima epidemia diffusasi nella bella Siena, più letale della polio, il POLIAMORE.

    Il facile possesso svilisce l’amore, il difficile lo fa prezioso
    Come vedete, certe cazzate ce le portiamo dietro dal XII secolo. Tiratevela, ahimè, funzionerà, ma non è detto che duri. I giochetti lasciano il tempo che trovano, la seduzione è ben altra cosa.

    Un nuovo amore scaccia il vecchio
    Morto uno stronzo te ne fai un altro, ma a Siena lo stronzo in questione non muore mai. Lo incontri in biblioteca, a mensa, la sera in Piazza: sarà il tuo incubo! E, come se non bastasse, a lui si sommeranno lo stronzo numero 2, numero 3, numero 4…perché di stronzi è pieno il mondo e Siena ancor di più.

    Solo la gentilezza rende le creature degne d’amore
    EPIC FAIL PER ANDREA CAPPELLANO! Tutte, prima o poi, ci siamo innamorate di una nullità che gentile proprio non era, sarà per la mancanza di prodi cavalieri bretoni nei paraggi.

    Se l’amore si smorza, presto muore e raramente risorge

    …e se risorge si chiama illusione, al massimo scopamicizia. Avete presente quelle relazioni malate, nutrite da ossessione e idealizzazioni, che si trascinano per sei stagioni, alla Carrie e Mr. Big? Ecco, non portano a nulla, a meno che non ci sia da girare un film.

    Non dorme e non mangia chi è tormentato dal pensiero d’amore
    Forse nel Medioevo, quando non esistevano Nutella, patatine e sbronze tristi.

    Piccolo indizio getta l’amante in atroci sospetti
    Ebbene sì, certe cose non cambiano mai: la donna stalkerava, stalkera e stalkererà.
    Ognuno di questi indizi è una tessera del puzzle: è online e non ti scrive, visualizza e non risponde o risponde a monosillabi, nuovi volti tra gli “Aggiunti di recente”…ed è subito UN PALO.

    L’amore nulla può negare all’amore
    Nulla da aggiungere. Come l’amore, la poesia è senza tempo.

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